Se dovessi scrivere dell’isola d’Elba, vorrei essere un poeta per esprimere ciò che non riesco a parole: la gioia. La scoprii tanti anni fa, ci tornavo qualche volta per il week-end o per una settimana se accumulavo qualche giorno di ferie e “di corta” dalla radio e poi dal giornale. Il motivo principale: adoro quelle rocce, che poi avrei incontrato solo nel Salento, quel mare, quei fiori di mille colori e profumi. Mi sembrava di trovare qui un pezzetto di ogni parte d’Italia, ma era come se l’isola promettesse un’armonia unica. Negli ultimi due anni l’ho frequentata per più tempo e quelle promesse sono state mantenute, perchè l’armonia non era dovuta al relax di una vacanza, ma ad una dimensione speciale che si vive anche quando si deve lavorare a ritmi piuttosto intensi, come appunto per la realizzazione del film ‘Il pastore e la strega’, che girammo da inizio aprile a fine giugno. Ho conosciuto tante persone diverse, isolane di generazioni, quelli che parlano un gergo toscano meno forte e marcato rispetto al classico fiorentino, cittadini nuovi, provenienti da varie parti di Italia e del mondo: tutte mi hanno trasmesso qualcosa di positivo, fotografi, operatori, attori, collaboratori e comparse, musicisti, viaggiatori, velisti, storici, pittori, pescatori, allevatori, forestali, veterinari, contadini. Per ultimi lo scorso settembre ho conosciuto i signori Montauti, discendenti del primo governatore di Cosmopoli (Portoferraio, che ha la bandiera dello stesso lapislazzuli della piazza di Firenze) Francesco Antonio. Dovendo raggiungere l’isola rapidamente per terminare il montaggio del film, avevo chiamato l’agenzia di viaggi Easy Elba, che mi propose un appartamento a Marina di Campo. Era di proprietà dei Montauti, che vivevano nelle due case a fianco: il sindaco Davide, i suoi genitori Viviana e Piergiorgio con “il cagnino”. I toscani hanno l’abitudine, questo a Pietrasanta come a Firenze, a Livorno come a San Miniato, a Siena come a Populonia (la Toscana è tutta stupenda), di chiamare le persone e gli animaletti con il diminutivo “ino-ina”, per cui capitava spesso di sentirsi salutare con “ciao Stefanino!”. A me non riusciva di rispondere uguale, ma lo trovo simpatico, è curioso che i toscani, insieme ai campani, siano i più bravi attori comici nel teatro e al cinema. Sull’isola questa abitudine è limitata agli animaletti come “il cagnino”. Ora sono tornato nella casetta dello scorso anno, in quella verde anziché in quella azzurra, a Lacona, più congeniale per il lavoro di prove nei cinema di Portoferraio e Capoliveri. Appena arrivato gli occhi si sono immersi nei fiori gialli e nelle rocce, poi sono stato al cinema teatro di Capoliveri per le verifiche del film, pian piano ho incontrato altri amici che suonavano la sera e i pescatori. Oggi, uscendo per fare compere, ho notato una frase di Leopardi in una targa appesa al cancello di un campo agricolo gestito dal gruppo degli ‘Orti di mare’, dedicata alle persone di valore che spesso hanno maniere semplici. Dopo aver concordato una nuova proiezione del film con il cineclub di Boretto, ho incontrato Piergiorgio Montauti a passeggio. Abbiamo fatto insieme un giro per Marina di Campo, ci ha raggiunto Davide, che è orgoglioso dei lavori effettuati, il campo sportivo e la pulizia dei canali, e anche per aver detto “no” a miliardari che pretendevano l’autorizzazione a costruire sulle coste incontaminate, ha anche detto no all’allargamento dell’aeroporto che avrebbe consentito di arrivare dall’estero direttamente a Marina di Campo. Non è comunque difficile raggiungere l’isola: se la donna per cui batte il mio cuore decidesse di venire sull’isola, può scendere all’aeroporto di Pisa e prendere subito un altro aereo per Marina di Campo, oppure io l’andrei a prendere con la macchina a Pisa e poi prenderemmo il traghetto insieme. E’ bello viaggiare in nave, anche la sera, ricordo il ritorno con la boat da Dover a Calais, reso meno malinconico da Cindy Connor e Michael Kent, una coppia di artisti giramondo. Piergiorgio e Viviana stanno insieme da ancora più tempo, 60 anni! Viviana ha un nome melodico, come quello di una principessa, i suoi occhi brillano ancora come quelli della foto da giovane, Piergiogio la ama come allora.