Lou Salomè, thanks to everyone and see you soon

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Thanks to everyone who came to the art performances of Deborah Edgeley and Mark Sheeky in Congleton and Crewe libraries! On ‘Fall in Green’ youtube channel Mark will put the other parts of the first event ‘Lou Salomè Empathy with Daisies’

Here a moment before the performance in Crewe with Nan Walton, the major of the city:

Thanks also to the journalists who made us a surprise writing about the art performance of Deborah and Mark inspired by the book ‘Loving Lou Salomè’ :

Fatto Quotidiano (director Marco Travaglio) : https://mobile.twitter.com/marksheeky/status/1554753007295815682

Radio This is the Cat:

The book ‘Loving Lou Salomè’ is available in these libraries: Liverpool Central, Congleton, Crewe and from the next week in Fleetwood, quiet place of sea in which i’m staying in these days because the Blackpool train station is closed since yesterday morning. I will try on Sunday to take a train thinking of a butterfly of a thousand colors

The art performance ‘Empathy with Daisies’

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Here we speak English now 🙂

For the joy of the interested people who could not come to Congleton library last week and for the curious ones, Mark Sheeky in these days has been working at the videos of the art performance ‘Lou Salomè, Empathy with Daisies’.

Ladies and gentlemen, ‘A Freud’ s lecture’. With Deborah Edgeley, the poet Jane Harland, Mark Sheeky.

This is ‘Give me your pain’

Meanwhile we wait to see the other parts of the premiere(you will find it day by day in ‘Fall in Green’ YouTube), and prepare the next art performance at Crewe library (12 th august, 4 p.m.), Mark has done a video of my speech at the end of Congleton evening (no, my english…)

Lou Salomè, the performance in Great Britain

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A first great performance of the artists Deborah Edgeley and Mark Sheeky! ‘Empathy with Daisies’, poems with music inspired by ‘Loving Lou Salomè’, has flourished in Congleton library: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid08vmVKs5M8RuwooSDB92uf9swR1wvQHTTP8KnSgXGYYaUTg3UQCynMsKrwrRh8jmAl&id=559402499

The video of the performance will be made public by Mark soon. The artists are planning other evenings starting from Crewe 12 august.

The book ‘Loving Lou Salomè’ is available in Congleton and Crewe libraries and, from next week, in Liverpool Central Library.

Who needs informations about the performance and my book can write to the mail address: stefsantachiara@gmail.com

My phone number is 0039-3534121670

‘Ritorno a Elsinore’, la magia del destino

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Immaginate che Amleto non sia morto, che sia stato salvato da un medico, sopraggiunto assieme a Fortebraccio pochi istanti dopo l’avvelenamento attraverso la punta della spada di Laerte, ma che questa sua rinascita avvenga con la perdita della memoria. E’ l’idea geniale di ‘Ritorno ad Elsinore’, romanzo e sceneggiatura di Sebastiano Privitera, autore siracusano residente a Reggio Emilia, dove ha fondato l’associazione ‘ Di Prosa in Prosa”. Negli ultimi anni Sebastiano ha portato in scena commedie di Eduardo, Goldoni, Pirandello (integrando anche la novella ‘La casa di Granella’), e adesso mi onora della riduzione teatrale di ‘Lou Salomé’. Ho letto tutto d’un fiato ‘Ritorno ad Elsinore’, preso per mano dalla curiosità crescente e dalle sorprese di un mosaico meno sanguinoso dell’Amleto, dove i rapporti umani si fanno più profondi nell’intreccio delle storie di una compagnia teatrale e della corte di Danimarca. Mi hanno colpito la ricchezza linguistica, essenziale e originale, i passi dell’Iliade e della Divina Commedia, la dimensione familiare ed assieme evocativa degli avvenimenti, effettivamente cinematograficizzabili, la cura dei personaggi nelle sfumature psicologiche, anche le più impercettibili e mutevoli. Il Teatro qui incrocia le durezze della vita, smussandole con fantasia e delicatezza, evitando le lusinghe e le insidie dell’ambizione con i suoi strabilianti trucchi, ma lo scopo è solo la verità. Cioè il disvelamento di se stessi, quand’anche una fitta coltre di segreti, malintesi e convenzioni annebbia le emozioni baciate dalla magia del destino. Il semplice e puro volersi bene aguzza l’ingegno e schiarisce tutto, “stella salente” come un fiore che sboccia anche al freddo.

Il romanzo “Ritorno ad Elsinore”

P.S. Oggi il programma ‘Linea Verde’ di Rai1 ha mandato in onda immagini di Ostuni (Brindisi) dando una notizia: al contrario di tanti personaggi famosi che hanno pubblicizzato più volte e in modo artificiale altre zone d’Italia, la cantante Madonna ha festeggiato il suo ultimo compleanno nella città bianca. Madonna, che adoro da quando il suo concerto di Firenze del 1987 fece da sottofondo alla nascita dei micini della mia prima gatta, ha cantato in un ristorante di Ostuni insieme alla band, agli amici e al fidanzato il successo di Domenico Modugno, “Nel blu dipinto di blu”. La sua vecchia canzone “True blue” sarebbe una dedica triste soltanto se fosse stato un addio, ma sarebbe meravigliosa se fosse un arrivederci. La notizia è del 20 agosto 2021, mi era sfuggita perchè in quei giorni casualmente eravamo impegnati nelle letture recitate a Lido di Camaiore, inserite due giorni dopo sul mio canale Youtube, un momento di gioia e libertà.
https://www.lapresse.it/spettacoli/musica/2021/08/20/madonna-a-ostuni-canta-bella-ciao/

Napolitano e D’Alema, valutazioni internazionali

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Chi lavora nel mondo della cultura, dell’educazione, dell’arte, della memoria storica e della politica è impegnato pacificamente a prevenire un ritorno di nuove forme di nazismo, sempre potenti in modo sotterraneo. Da scrittore e sceneggiatore mi sto dedicando sia al racconto sia alla ricostruzione storica, in particolare della figura di Lou Salomè, da giornalista mi ero occupato di indagini sulla polizia deviata di stampo nazista e di casi di corruzione nella politica italiana.
Su quest’ultimo punto debbo sottolineare come nel libro ‘I panni sporchi della sinistra’, mentre il collega Ferruccio Pinotti tracciava il suo personale quadro su Giorgio Napolitano, io abbia studiato prevalentemente i casi giudiziari e gli scandali che coinvolgevano D’Alema, da metà degli anni ’90 capo della sinistra, e in asse con i maggiorenti del centrodestra, della classe politica italiana (prima in modo vanagloriosamente evidente, fino all’ansioso tentativo di salire al Quirinale nel 2006, poi in modo sotterraneo).
Agli amici che dall’estero mi chiedono un giudizio personale, sulla base dei dati raccolti da giornalista e in seguito, mi limiterò a confrontare serietà, lealtà, umanità, equilibrio, lungimiranza di Giorgio Napolitano e Massimo D’Alema. Non entrerò dunque nel merito di scelte politiche giuste o sbagliate, fatta eccezione per la lungimiranza di Napolitano riguardo all’impegno per una svolta socialdemocratica del PCI, e al contempo per la lealtà verso l’universo comunista cui ha sempre appartenuto, ma solo di questi elementi. D’Alema, che pure controlla da metà anni ’90 la politica, a causa delle famose intercettazioni telefoniche sulle scalate bancarie del 2005 – “Consorte (Unipol) facci sognare” – ha dovuto rinunciare, per il momento, all’ambizione ossessiva della conquista della Presidenza della Repubblica.
Basta ascoltare e rileggere il suo principale promotore, Giuliano Ferrara, per rendersi conto di un tratto fondamentale del carattere di D’Alema: l’invidia, la brama di potere personale, il rancore, a discapito delle doti di equilibrio richieste a un “capo” italiano aspirante leader mondiale: Napolitano, asceso al Quirinale nel 2006, venne descritto da Ferrara sul Foglio come un vile, “coniglio bianco in campo bianco”, un “venerando politico fuori dai giochi mentre D’Alema combatte per la pagnotta”. Napolitano non ha mai replicato, non venendo mai meno all’aplomb istituzionale di stile british, così come non ritenne opportuno rispondere alle accuse di Craxi di essere “ministro degli Esteri del Pci legato ai rubli sovietici”. Napolitano, senza bisogno di accreditare le voci che lo danno come figlio del re Umberto di Savoia, è apprezzato nel Regno Unito prima di tutto, dove lo chiamano “Re Giorgio”, ed è stato il primo comunista accolto nelle grandi università americane a fine anni ’70, inoltre è amato dagli ebrei nel mondo e in Israele (fu il primo Presidente a iscrivere un bambino di due anni ucciso nell’attentato alla Sinagoga il 9 ottobre del 1982 nelle liste delle vittime di terrorismo), è stato poi insignito del più alto riconoscimento del Vaticano. Non ho mai incontrato personalmente Giorgio Napolitano, ma conosco bene il suo portavoce al Quirinale Pasquale Cascella, persona di estrema correttezza ed equilibrio. Rammento le sue parole, subito dopo l’inizio dell’impegno cinematografico, in favore dei “nuovi sceneggiatori e registi che si affacciano sulla scena”. L’impressione, anche considerando le tante opinioni lette al riguardo, è quella di una figura istituzionale di grande capacità intellettiva votata al servizio dello Stato, di grande umanità. Al contrario D’Alema ha dato prova di muoversi per interessi personali – non illeciti ma di vanagloria – e, non so ancora quanto in basso (spero vivamente di non ricevere conferme rispetto ad un’altra persona) come vendicativo. Per quel che mi pertiene, personaggi dalemiani modenesi, e probabilmente nazionali, assecondando le azioni vendicative (suggerendo essi stessi o avallandole) di una PM che non accetta il mio rifiuto, hanno partecipato a viscide diffamazioni e ostacolato miei progetti culturali.
All’estero l’iperattivismo di D’Alema, non solo attraverso le iniziative della Fondazione ItalianiEuropei, penso sia apprezzato, anche perchè le versioni che fornisce agli interlocutori, sia quando era al governo sia oggi, sono praticamente solo le proprie (il “capo” della politica gestisce un potere ramificato, servizi segreti compresi). Il suo braccio destro mediatico, Giuliano Ferrara, da molti anni fa di tutto per cercare di ingraziarsi le migliori menti del mondo anglosassone, con scarsi risultati: la sua trasmissione Radio Londra andata in onda negli anni ’90 sulla Rai ha ben pochi meriti da vantare nell’impegno culturale contro il nazismo, le invettive rabbiose contro Napolitano la dicono lunga sulla mancanza di equilibrio, così come l’esaltazione successiva del nuovo pupillo Renzi, ribattezzato ‘the Royal baby’, i cui legami con l’Inghilterra (tacendo dell’inglese maccheronico di Renzi, ora costretto a ripiegare sui petrodollari dell’Arabia Saudita) non vanno al di là di qualche fondo di investimento, e quelli con Israele non vanno al di là di Marco Carrai e del dalemiano doc Fabrizio Rondolino. In Vaticano D’Alema, che ha detto di sentirsi il “nuovo Andreotti” (ma forse è a personaggi più sommersi il vero riferimento, considerando l’acquisizione delle carte di Licio Gelli da parte della moglie Linda Giuva), non è propriamente benvoluto, forse ha qualche legame in più in Francia, dove Ferrara fa la spola da moltissimi anni, anche qui non saprei dire con quanto vivo apprezzamento. Di certo il pupillo di D’Alema e Ferrara, Renzi, è durato l’espace d’un matin, diversamente dal giovane presidente Emmanuel Macron.
Le differenze fra il “capo” della politica italiana Massimo D’Alema e il presidente emerito Giorgio Napolitano risultano tanto più evidenti quanto lo sono la serietà, la lealtà e la lungimiranza di intellettuali, artisti, donne e uomini di cultura, ma anche dei governanti dei paesi sopracitati, dalla Russia al Regno Unito, da Israele alla Francia.

I luoghi dei nuovi progetti

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Da gennaio in Emilia Romagna organizzazione e prove dello spettacolo a Teatro sulla vita di Lou Salomè, il regista Sebastiano Privitera, fondatore dell’associazione ‘Di prosa in prosa’, curerà la riduzione teatrale della mia sceneggiatura.

28 gennaio, terza dose di vaccino

Milano, incontro con Ferruccio Pinotti, co-autore del libro inchiesta ‘I panni sporchi della sinistra’

Roma, presentazione del documentario di Sabina Guzzanti ‘Spin time, che fatica la democrazia’

Bologna, presentazione dello spettacolo di Marco Travaglio, “Il Conticidio dei migliori”

Da aprile a giugno isola d’Elba, realizzazione del film ‘Il pastore e la strega’ con Gennaro Squillace, actor coach, Roberta Madioni, costumista, interpreti Florencia da Rold, Alessandro Frugis, Paolo Mancusi, Gina Petricciuolo, Lara Elena Deiana, Alex Ferrini, Giancono Cammarano, Giuseppe Greco, Manuela Cavallin, musiche di Stefano Naldi e Antonio Sessa, montaggio di Francesco Guida

Pubblicazione del romanzo ‘Il pastore e la strega’

Street artist, cortometraggio da realizzare a Bologna

Estate: in Italia presentazione de ‘ La purezza del serpente’ assieme ad Angelo Martinelli, giudice e giallista, presso la Biblioteca di Piozzano, coordina la responsabile Raffaella Brignoli

In Inghilterra organizzazione di letture tratte dal libro ‘Loving Lou Salomé’ (traduzione in inglese di Angelika Malenkina): l’idea, nata a dicembre con Deborah Edgeley e Mark Sheeky, è di integrare i dialoghi e le poesie con la musica, speriamo di realizzare l’evento già questa estate a Crewe nell’ambito di ‘Fall in Green’ https://deborahedgeley.com/fall-in-green
Anche altri artisti, se interessati, potranno recitare Salomé in altre città della Gran Bretagna
P.S. Il viaggio in Gbr sarà in treno, con sosta a Parigi, e in traghetto

A settembre ritorno a Castellabate per lavorare con Francesco Guida al montaggio e alle musiche, composte da Stefano Naldi, del film ‘Il pastore e la strega’. Poi Venezia, Firenze, Roma

Il bel libro benefico di Daniela Santini Bertoni

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Ciao a tutti, amici, lettori e curiosi. Vi invito a leggere il romanzo di Daniela Santini Bertoni, davvero bello! È per una giusta causa! https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=972924930308021&id=100027715681566&m_entstream_source=timeline&ref=bookmarks

Estate 2021, lavoro e gioia

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Le rarissime adorabili dominanti

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Le protagoniste dei miei racconti sono spesso ispirate a personaggi storici e a donne forti che la vita mi ha dato la ventura di incontrare. Il caporedattore de ‘Il Giornale’ Vittorio Macioce, nella sua recensione a ‘La purezza del serpente’, scrive che “le donne di Santachiara sono ribelli”.
Certo, se si intende che debbono affrontare le difficoltà culturali ed economiche della società patriarcale maschilista contro cui il femminismo continua a lottare giustamente. Trovo però più appropriata e dettagliata la recensione, durante una serata di letture e musica in Versilia, ad opera della storica dell’arte Elisabetta Landi: “Le donne di cui scrive Santachiara vincono, superano gli ostacoli con agilità”, non si limitano cioè alla rivendicazione di una parità ma sono loro stesse, nelle relazioni, nel lavoro, nelle passioni, nell’arte, nella vita libera e naturale ad affermarsi con gioia.

Non si tratta di premi e riconoscimenti pubblici, che non ricevono a sufficienza per quanto realizzano in società, ma della cosa più importante: tali donne vincono vivendo intensamente, felicemente. Infatti Lou Salomè, citando Spinoza, sosteneva: “Il solo sbaglio è tradire la propria natura, la sola perfezione è la gioia”. Lou, che insieme all’amica Frieda von Bulow sostiene la causa femminista, dice infatti a Frieda che si lamenta del poco spazio riservato ai suoi scritti dal mondo letterario, come quello economico e politico nelle mani dei maschilisti: “Non ho bisogno dei loro spazi, io sono già superiore”. A margine dell’evento teatrale alla Congleton library, dopo le performance di Deborah Edgeley e Mark Sheeky, una coppia di amici che organizza ogni anno il festival ‘Fall in Green’, spiego in uno scalcagnato english il pensiero di Lou:


A vent’anni, nei carteggi con il 40enne Nietzsche, Lou Salomé gli tiene testa e lo supera per originalità, poi attraversa i momenti più artisticamente pregevoli fruttificandoli, più avanti partecipa alla nascita della psicoanalisi influenzando direttamente Freud. Resta coerente con la propria indole, i propri desideri: rifiuta svariate proposte di matrimonio e dice subito chiaramente ai grandi pensatori amici che la loro sarà una “unione casta e fraterna”, cosa che poi avviene malgrado i corteggiamenti anche disperati (non c’è un bene e un male perchè ciascuno segue la propria natura: Lou è chiara nel nutrirsi di arte nelle molteplici forme e gli spasimanti, pur sapendo di essere solo amici, la desiderano ineluttabilmente, soffrendo). Le rare volte in cui Lou si innamora – rompe anche il tabù della differenza d’età vivendo la relazione più lunga con il poeta Rilke di 12 anni più giovane – mantiene salda la propria libertà e fa emergere la complementarietà che forma nella coppia, dove è lei la più forte, anche fisicamente: nella sua autobiografia si legge che non aveva difficoltà a rovesciare il marito Andreas, così come Xenia Onatopp sovrasta spavaldamente l’ammiraglio nel film ‘Goldeneye’

La rarissima adorabile dominante non si sforza di esserlo per assecondare le fantasie del partner (pochi uomini ammettono di averle, uno è Andrea Scanzi) perchè lei è così naturalmente se stessa (evviva!): niente di violento o di aggressivo, nella complicità giocosa dell’intimità, così come quando esprime la sua arte, lei è libera e potente come un fiume in piena, travolge l’uomo che la venera, la ama profondamente e dunque fa di tutto per renderla felice tutte le volte che lei lo porta con sè, in casa o in viaggio, in città o al mare e in montagna. Sì, perché ella vive con pienezza il momento erotico per raggiungere il sommo piacere ma anche tutti gli altri momenti: gusta la tenerezza in ogni istante, con l’amato, da sola, con gli amici, con gli animali, con le beltà del creato e dell’intelligenza umana. Profumi, colori, sapori, poesia, rapporti con la natura e con le altre persone in attività sportive, culturali e nell’arte. Trae il meglio incurante di pregiudizi e giudizi altrui.

“La sola perfezione è la gioia”.


			

Il film Corpo torna in Tv

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Dopo la messa in onda su Stile Tv in aprile e la proiezione speciale al Castello di Castellabate del 23 agosto, il nostro film sarà trasmesso il 22 settembre sulla rete Tv85 nella puntata di The Observer di Tito Taddei

Le interviste ai protagonisti e il film:

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